domenica 9 gennaio 2011

I segreti del Vaticano. Storie, luoghi, personaggi di un potere millenario Varia saggistica italiana: Amazon.it: Corrado Augias: Libri

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venerdì 2 aprile 2010

Oggi Giornata mondiale dell'Autismo: esperti parlano alla gente

Oggi si celebra la Giornata mondiale dell'Autismo, il disturbo comportamentale che in Europa colpisce circa 5 milioni di persone: proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, l'iniziativa intende porre maggiori attenzioni verso le persone che ne soffrono e le loro famiglie. In diverse città d'Italia sono in corso di svolgimento convegni, workshop, manifestazioni ed incontri con la cittadinanza: esperti e familiari stanno mettendo in risalto i le problematiche che sono costretti ad affrontare, spesso il sostegno delle istituzioni, a livello educativo, sociale, lavorativo e sanitario. A Roma, Palermo e Crema si svolgeranno tre fiaccolate all'insegna dello slogan "Andiamo in piazza per dire basta all'indifferenza delle istituzioni". L'autismo mina in modo grave la capacità di comunicare e relazionarsi e influisce sullo sviluppo psicologico e comportamentale andando a compromettere molte aree dello sviluppo: dalle capacità di comunicazione a quelle di interazione sociale, fino alla messa in atto di comportamenti, interessi ed attività tipicamente stereotipate. Il 50% dei soggetti autistici non è in grado di comunicare verbalmente. Ed anche coloro che utilizzano il linguaggio si esprimono in molte occasioni in modo anomalo, spesso ripetono parole, suoni o frasi che hanno sentito pronunciare. La giornata di oggi quindi punta i riflettori su questo disturbo, sulla qualità di vita delle persone che ne sono affette, sul difficilissimo ruolo dei famigliari, sulle cure, sull'assistenza prestata. Ma anche per ribadire la necessità di un'assistenza adeguata alle persone coinvolte e alle loro famiglie. La Fondazione Bambini e Autismo Onlus in occasione della Giornata mondiale propongono una linea telefonica dedicata. Per un programma completo delle iniziative è possibile anche consultare il sito www.bambinieautismo.org.

mercoledì 24 marzo 2010

Quattordici noci al giorno per combattere il cancro alla prostata


Quattordici noci al giorno tolgono il cancro alla prostata di torno. Ma il consumo della frutta a guscio deve avvenire all'interno di una dieta equilibrata che comprende molta frutta e verdura. E' quanto si evince da uno studio americano presentato al meeting dell'American Chemical Associationd San Francisco.
Il lavoro svolto dai ricercatori dell'Università della California, coordinati da Paul Davis, ha permesso di appurare che le cavie (geneticamente modificate per sviluppare il tumore alla prostata) alimentate per due mesi con una quantità di circa 70 grammi al giorno di noci hanno risposto meglio all'aggressione della malattia.
Le cellule neoplastiche sono cresciute meno velocemente e la massa tumorale si è rivelata più piccola. Inoltre, un controllo dell'attività genetica delle cellule tumorali ha mostrato diversi effetti positivi su molti geni che controllano il metabolismo. Non e' la prima attività positiva trovata per questo frutto: le noci hanno proprietà benefiche contro lo sviluppo di malattie degenerative e cardiache.

sabato 20 marzo 2010

E' made in Italy il primo tessuto ai malati di psoriasi


E' made in Italy il primo tessuto al mondo adatto ai malati di psoriasi, in grado di alleviare i fastidi creati dallo sfregamento degli abiti. Il tessuto è stato realizzato con una speciale fluoro-fibra sintetica nei laboratori del Gruppo Lenzi e clinicamente testato con successo all'ospedale di Prato nel reparto di dermatologia del professor Giovanni Lo Scocco.
Tutti i pazienti che lo hanno provato, ha spiegato Lo Scocco, hanno appurato ''un sensibile sollievo della pelle malata e un evidente miglioramento della qualità della vita, grazie alla
scivolosità del tessuto, alla massima traspirazione e impermeabilità agli unguenti, alla facilità di lavaggio e manutenzione, alla durata molto maggiore rispetto alle fibre tradizionali''.Ora il tessuto è oggetto di una seconda vasta sperimentazione in alcuni dei maggiori istituti specializzati.
L'invenzione di questo tessuto (oleo e idro repellente, traspirante, freschissimo, liscio e scivoloso), che segna l'esordio dell'azienda nel tessile-medicale, farà sì che il distretto di Prato possa trovare anche un modo per risollevarsi dalla crisi economica, grazie agli investimenti nella ricerca, che per il Gruppo Lenzi valgono il 10% del fatturato, salito nel 2009 a 16 milioni di euro (+ 50% sul 2000), di cui circa la metà dall'export.

lunedì 8 febbraio 2010

Nasce la super pillola che ci farà vivere cent'anni

E' LA PILLOLA dei sogni e dei desideri. Quella che ti promette di vivere cent'anni e non sentirli come un peso ma un'opportunità. Che ti offre un'esistenza lunga due vite, per ricominciare a pensare il futuro quando, una volta, era solo tempo di ricordi. Una pasticca e via, per superare il secolo con nonchalance, senza l'assillo del colesterolo, gabbando il diabete, schivando l'Alzheimer e i problemi di cuore. Il tutto in allegria, senza imporsi uno stile di vita monacale, dimenticando restrizioni ascetiche, mortificazioni della carne e del gusto e obblighi sportivi. Viene da lontano la speranza di un futuro a tre cifre come realtà comune e senza acciacchi. Il segreto è nascosto nel corredo genetico degli ebrei Ashkenaziti, famosi per vivere abitualmente sino a 100 anni, visto che dal loro sangue gli studiosi americani avrebbero tratto la risposta, la possibilità di una quarta età serena e vitale. Per tutti.

Potrebbe infatti essere pronta tra tre anni la "pillola dell'eterna giovinezza", come la chiama chi conosce il desiderio di combattere il tempo. Se ne occupano già diversi laboratori negli States, dicono i ricercatori dell'Institute for Aging Research all'Einstein college of New York che, guidati dal genetista Nir Barzilai, hanno portato avanti lo studio partendo da un'analisi approfondita e genetica di centinaia di ebrei arrivati dall'Europa dell'Est. "Le possibilità di vivere fino a cent'anni sono mediamente una su diecimila - spiega Barzilai - ma nel gruppo dei 500 ebrei Ashkenaziti esaminati le possibilità salivano a 20 volte di più nonostante il 30% di loro fosse obeso o in sovrappeso e un altro 30% avesse fumato due pacchetti di sigarette al giorno per più di 40 anni". Della serie: ci sono geni che salvano nonostante comportamenti lontani da ogni buona regola alimentare e di salute.

domenica 7 febbraio 2010

FARMACO PER ALCOLISTI CONTRO DIPENDENZA DA GIOCO

Un farmaco gia' utilizzato per trattare la dipendenza da alcol, l''Antabuse', potrebbe curare anche i dipendenti dal gioco d'azzardo. Medici tedeschi e svizzeri hanno infatti segnalato sulla rivista 'Alcohol and Alcoholism' il caso di un uomo che ha perso ogni intertesse per le scommesse dopo aver assunto un farmaco contro l'alcolismo. Il paziente non ha giocato per almeno un anno da quando ha iniziato ad assumere 'Antabuse' per combattere i propri problemi con l'alcol. I ricercatori dell'Universita' di Heidelberg (Germania) e di quella di Zurigo (Svizzera) ritengono che il farmaco possa ridurre l'abitudine di giocare d'azzardo Antabuse. Antabuse affronta la dipendenza da alcol interferendo con il modo in cui il corpo metabolizza l'alcol. Scoraggia i 'tossici' a bere provocando problemi di respirazione, accelerazione cardiaca e nausea ogni volta che lo fanno. Ma lo stesso farmaco sembra in grado di incrementare i livelli di dopamina, una sostanza chimica del cervello, notoriamente importante nella lotta contro la dipendenza. I medici hanno riferito che il paziente analizzato, dopo il trattamento, non aveva piu' voglia di giocare. E cosi' non ha fatto per piu' di un anno. Tuttavia, visto che lo studio riguarda un solo caso, i medici invitano a interpretare i dati con cautela. Per essere sicuri dell'efficacia del farmaco bisognera' effettuare studi piu' approfonditi.

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